Categoria: Italia
Malasanità nel Lazio, appunto al 2019 per prestazione sanitaria urgente
“Spett.le Distretto Sanitario Asl RM G,
visto e considerato la necessità di effettuare con urgenza l’esame in oggetto, visto e considerato che tramite cup regionale come da registrazione telefonica il primo appuntamento utile risulta essere ad ottobre 2019 nella città di Viterbo, visto e considerato la norma di legge n. 124 del 1998,
sono a chiedere
di effettuare l’esame in oggetto entro o poco più i famosi 60 gg previsti dalla legge al costo del ticket sanitario, considerando il forte disagio per ostruzione nasale grave, già trattata con intervento chirurgico presso Vs struttura, patologia ultimamente ricomparsa in forma più acuta che mina la qualità della vita ed è questa la necessità affinché venga trattata quanto prima. ”
Italia, tra 100 anni avrà 16 milioni di abitanti
L’inquietante proiezione è emersa oggi a Treviso nella seconda giornata di Statistcall, il Festival della statistica. Lo Sportello dei Diritti: “Favorire la natalità e dare sostegno alla famiglia”
Continuano a nascere meno bambini in Italia a causa della crisi economica, tanto che il nostro paese fra 100 anni, a condizioni invariate rispetto ad ora, potrebbe veder crollare la propria popolazione, arrivando a poco più di 16 milioni di abitanti rispetto ai quasi 60 milioni attuali. L’inquietante proiezione è emersa oggi a Treviso nella seconda giornata di Statistcall, il Festival della statistica. In un programma informatico sono stati inseriti il tasso di fertilità attuale (1,34) e l’attesa di vita dei bimbi nati oggi (83,8 anni), per capire, con tutte le altre condizioni alla pari, quante persone abiteranno la Penisola nel 2118: poco più di 16 milioni è stato il responso. «Perché ciò si verifichi tra cento anni, anche se già tra 20 anni saremo comunque 8 milioni in meno, ha detto il prof. Matteo Rizzolli della Libera Università Maria Santissima Assunta (Lumsa) di Roma, è sufficiente comportarsi come adesso, cioè non fare nulla per favorire la natalità e dare sostegno alla famiglia». Un “salto” statistico nel futuro che, per gli esperti, disegna un’Italia con la popolazione concentrata in alcune grandi città, molte delle restanti altre aree in stato di quasi abbandono. Secondo i relatori il passivo demografico, uno dei problemi del paese, non è ancora entrato nei programmi della politica. «Nella demografia c’è il destino politico ed economico di un paese», ha concluso Rizzolli. Lo squilibrio tra generazioni, è stato sottolineato, sottrae infatti popolazione attiva e produttiva all’economia del paese, rendendo insostenibile per le nuove generazioni sostenere i costi fissi di quelle precedenti, non produttive, bisognose di previdenza, assistenza e sanità. Un puro esercizio statistico, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, assai significativo ed emblematico di quale possa essere l’influenza delle condizioni economiche sulle nascite e quindi sulle famiglie. Bisogna fare di più per favorire la natalità e dare sostegno alla famiglia..
Lecce, 22 settembre 2018
Giovanni D’AGATA
Marano di Napoli: Pezzella ed Alviti:“Implementare il corpo della Polizia Municipale, e farlo subito”
Marano di Napoli:
Pezzella ed Alviti:“Implementare il corpo della Polizia Municipale, e farlo subito”
“Implementare il corpo della Polizia Municipale, e farlo subito” è la dichiarazione congiunta ferma del candidato a sindaco al Comune di Marano Avv. Rosario Pezzella e del suo Capolista al consiglio comunale Giuseppe Alviti leader di Identità Meridionale. “Più agenti sul territorio, maggiore flessibilità, ottimizzazione dei servizi e interscambio negli avvicendamenti dei diversi turni giornalieri; nuovo assetto degli orari per assicurare un maggior controllo del territorio e maggiore efficienza del servizio.”
Sono questi, in estrema sintesi, gli obiettivi della proposta avanzata da Pezzella e Alviti, relativa agli indirizzi per una diversa articolazione dell’orario di lavoro del personale appartenente al Corpo della Polizia municipale. E non si può dire che non abbiano le idee chiare.
La decisione, frutto di un approfondito percorso di riflessione, è orientata a migliorare complessivamente il servizio anche al fine di rispondere alle nuove e sempre più pressanti esigenze di sicurezza manifestate dalla cittadinanza e discusse recentemente anche nel Consiglio comunale. Cosa cambia, in sostanza, nell’organizzazione futura del servizio di Polizia Municipale? Nei progetti di un sindacalista di ferro come Alviti che ora aspira ad un ruolo di primo rilievo nella citta’ di Marano al fianco del candidato Sindaco Pezzella, l’articolazione dell’orario di lavoro del personale appartenente al Corpo della Polizia municipale dovrebbe prevedere turni giornalieri di 6 ore ciascuno su 6 giorni, anziché di 7 ore al giorno su 5 giorni settimanali. Si dovrà inoltre valutare la possibilità di inserire un eventuale quarto turno notturno, nel rispetto dell’attuale orario, che copra l’intero arco della giornata per tutti i giorni della settimana, nonché l’opportunità di modificare il contingente di personale per il funzionamento dei servizi pubblici essenziali, in modo che sia maggiormente funzionale rispetto al nuovo assetto degli orari. Secondo una nota gia appositamente richiesta al Comandante della Polizia municipale per un suo parere, il nuovo assetto degli orari potrà determinare concreti ed effettivi miglioramenti in quanto la previsione di un orario di lavoro di 6 ore giornaliere su 6 giorni settimanali con un solo giorno di riposo consentirebbe il recupero pieno della giornata di sabato con tutto il personale in servizio, ovviamente al netto di eventuali congedi ordinari, straordinari, recuperi e riposi, ma soprattutto la fruizione di un unico giorno di riposo, a fronte degli attuali due giorni settimanali non lavorativi determinerà la presenza in servizio di almeno 8-10 unità di personale in più ogni giorno e, infine, un miglior coordinamento con l’attività degli uffici amministrativi del Comune. Fermo restando il reclutamento di nuove leve che aumentino l’organico attualmente in emergenza
Il progetto ” Socialità Politica”


La strage di Bologna non è fascista
La strage di Bologna non è fascista, come ebbe a dire, giustamente, in ritardo ma con assoluto coraggio e autentico senso della giustizia, il presidente della repubblica, onorevole Francesco Cossiga, persona certamente informata, per anni ministro degli interni e uomo di fiducia dei servizi segreti occidentali e atlantici. Quella infame strage va inquadrata nella doppia contrapposizione internazionae USA-URSS e Israele-Palestina, con l’Italia, povero scacchiere di guerre altrui. Esprimo le mie sincere e sentite condoglianze alle famiglie delle vittime ma anche la mia solidarietà ai camerati ingiustamente accusati e perseguitati per anni. La verità su tutte le infami stragi che ci sono state in Italia, la sapremo solo e quando ci libereremo del guinzaglio NATO e della museruola USA.
ROBERTO JONGHI LAVARINI